Omaggio ai grandi Maestri: Man Ray (Fondazione Marconi)
In quarta persona
Coreografia e Regia: Federicapaola Capecchi
Compagnia OpificioTrame dance & physical theatre
“Come gli altri pittori, mi sono fatto anch’io l’autoritratto, anche in fotografia, ma ho sempre avuto la tentazione di deformare o modificare l’immagine in modo tale da far sparire ogni proposito di ricercarvi una somiglianza. Si potrebbe dire: in quarta persona.” Man Ray
Parole e pensiero di un artista innovatore e innovativo, che crea arte – da presupposti fotografici – dove per arte intende la rappresentazione di emozioni attraverso l’utilizzo della luce e delle sue disparate manifestazioni. Partendo dal suo pensiero e dalle tavole Anatoms mi sono addentrata nell’idea di composizioni esistenziali dove gli oggetti, la luce e le ombre diventano pura narrazione e sperimentazione. Ho deciso di partire dallo spazio vuoto per dirigermi verso un pieno, e un pieno dell’essere; perché la verità è concreta (come dice Peter Brook), concreto è l’atto teatrale, avviene qui e ora, in questo presente e in questo spazio. Come le creazioni fotografiche o non di Man Ray. Che percorre ostinatamente la strada di temi che vuole l’arte non ignori: la psicoanalisi, la linguistica, l’amore, l’erotismo, la morte, il dolore, il danaro, il successo, la delusione, la politica, la religione. Temi forse antichi o esauriti ma che a Man Ray (e anche a me) tornano alla mente, forse con invocazioni d’aiuto. Qui ci siamo trovati io e Man Ray. Federicapaola Capecchi
Grazie a Giorgio Marconi, Fondazione Marconi e Francesco Tadini ho potuto immergermi nel mondo e nel personaggio Man Ray accompagnata da valide guide (Giorgio Marconi ne è stato anche amico); ho potuto leggere molti libri prestati dalla Fondazione Marconi così come incontrare e intervistare persone e critici che lo hanno conosciuto e seguito personalmente. Come, per esempio, Janus. È stato un lavoro lungo e corposo ma sicuramente un privilegio. Grazie a tutti coloro che hanno reso possibile questa produzione. Federicapaola Capecchi
Alcune giornate di incontri, mostre e studio
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